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Destino Ex Sanderson

Premessa

L'incontro ''Sanderson, sogno o utopia?'' di Lunedì 2 Marzo 2015, organizzato dagli scout PHAOS ME 14 con la partecipazione del commissario dell'ESA dott. Francesco Calanna, nei locali della parrocchia Santa Domenica di Tremestieri, è stato l'occasione per riaccendere i riflettori sulla Ex Sanderson, un'area di grande importanza storico-culturale e valore strategico per la città di Messina.

Localizzazione geografica E' un'ex area agroindustriale di circa 80000 metri quadrati, nel villaggio di Tremestieri, nella zona sud del Comune di Messina. Nell'area insistono diversi capannoni e strutture utilizzate nelle attività di estrazione e lavorazione delle essenze agrumarie; gode di un buon potenziale infrastrutturale (svincolo, stazione metroferroviaria, approdo portuale) e della vicinanza del Polo Industriale Asi di Larderia.

Un po' di storia

Il complesso industriale fu progettato dall'ingegnere napoletano Aristide Caneva, suocero di Giuseppe Bosurgi, nel 1927, e ricevette anche la visita di Umberto di Savoia. Gran parte della produzione veniva esportata in tutto il mondo. La I fabbrica, distrutta dal terremoto del 1908, era stata impiantata da William Sanderson insieme al socio Arthur Barret nel 1895. I terreni furuno venduti da Elisa Lella e le attrezzature, provenienti dalla fabbrica di Giuseppe Marangolo, un'avanguardia industriale per quell'epoca. La Statistica Industriale del 1897 del Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio, segnalava la Sanderson come il complesso industriale più rilevante della provincia peloritana. La storia produttiva della Fabbrica si conclude l'8 Luglio 1981, quando il Tribunale di Messina ne decreta d'ufficio il fallimento della W.Sanderson & sons s.p.a.

Regime giuridico e urbanistico dell'area Passano gli anni e l'intera area, dalla Regione Siciliana passa sotto la gestione dell'Esa. L'Esa è un Ente di sviluppo agricolo istituito nel 1965 con legge regionale n. 21 che ha trasformato l’Ente per la Riforma Agraria in Sicilia E.R.A.S.; tra i compiti istituzionali dell'Esa, secondo quanto riporta il sito internet istituzionale, agevolare e promuovere lo sviluppo dell’agricoltura, la riduzione e la progressiva eliminazione degli squilibri zonali e sociali, l’incremento della produttività, il miglioramento delle condizioni di vita e l’elevazione dei redditi di lavoro della popolazione agricola, l’ammodernamento delle strutture aziendali ed interaziendali, la diffusione e lo sviluppo dell’irrigazione, della viabilità agricola e delle reti di approvvigionamento idrico ed elettrico ed in genere qualsiasi iniziativa ed attività inerente il progresso e lo sviluppo dell’agricoltura siciliana. Attualmente l'Esa rientra tra quegli enti regionali di cui si sta discutendo la soppressione, per l'enorme spreco di denaro pubblico, l'inadeguatezza, l'inefficienza ed efficacia di fronte agli obiettivi istituzionali da raggiungere. Il Governatore Crocetta ha nominato due anni fa un commissario; per l'ente, sono diverse le problematiche da affrontare: dall'enorme massa di dipendenti in attesa di stabilizzazione, ai terreni agricoli per gran parte improduttivi o occupati abusivamente anche da personalità legate alla criminalità organizzata. Ne consegue quindi, scarso attivismo dell'Ente per dare impulso e sbloccare la situazione in cui versa l'area Ex Sanderson. Nel 2009 l'allora dirigente Robeto Materia dichiarava in un'intervista per il quotidiano online Tempostretto: ''E' necessario decidere adesso il futuro di quest'area, e possibilmente senza sovrapporre i progetti. Il problema prioritario da risolvere è quello della bonifica delle aree che presentano al loro interno materiali inquinanti, olii combustibili e fusti contenenti rifiuti tossici e pericolosi. Il risanamento complessivo è il passaggio indispensabile propedeutico a qualsiasi altro progetto di riconversione dei luoghi ''. Materia concludeva invitando gli amministratori a concordare una visione dell'area e progettarne la sua utilizzazione. Negli anni sono stati effettuati parziali interventi di bonifica, purtroppo alternati anche da una cattiva gestione e sorveglianza dell'area, che ha favorito anche l'insorgere di incendi e allarmato ancor di più gli abitanti di Tremestieri, i quali da anni sono fortemente preoccupati per i probabili rischi alla salute umana. Il Piano Regolatore di Messina e la sua successiva variante, hanno destinato l'area in questione a servizi (zona F1), ed in particolare, ad uffici (di enti pubblici aperti al pubblico) e fiera (quartiere fieristico) (sottozona F1l) (P.R.G. Variante Generale – Elaborato: Disciplina del suolo e degli edifici – Tav. 28). La delimitazione delle sottozone può essere modificata con deliberazione del Consiglio Comunale (cfr. Norme d'Attuazione). Nel periodo dell'Amministrazione Buzzanca, l'assessore ai lavori pubblici Gianfranco Scoglio, inserisce l'area Ex Sanderson nel famoso piano strategico Messina 2020, con destino di piattaforma logistica a servizio del porto di Tremestieri. L'idea entrava in conflitto con il regime di vincolo archeologico industriale proposto dal Partito Democratico nel Piano Paesaggistico già discusso e proposto in consiglio comunale. Il 3 maggio 2012, l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana inserisce il Complesso Industriale “Sanderson & Sons” nella Carta Regionale dei Luoghi e dell’Identità della Memoria “in relazione alla sua rilevanza nella formazione dell’identità e della memoria per la valorizzazione del Patrimonio Culturale Regionale”. L'ultima notizia risale al Settembre 2012, quando su iniziativa dell’allora assessore regionale all’Economia Gaetano Armao viene inserita nell'elenco dei beni da vendere durante la preparazione di un Piano di dismissioni regionale. Piano poi rimasto fermo ma che può aprire anche altre ipotesi future, che l'area possa essere oggetto di trattative di vendita. (anzi di svendita considerando la situazione attuale del mercato immobiliare) a privati

Proposte in campo Varie ipotesi e proposte di utilizzo sono state discusse: la realizzazione di una centrale di energia solare (progetto al quale lo stesso ente presieduto dal dott. Materia stava lavorando); nuova Fiera di Messina, una piattaforma logistica a servizio degli approdi, un parco urbano costiero della zona sud. Partendo dal regime di Vincolo archeologico industriale che nasceva l'idea del progetto di valorizzazione “Sanderson Creative Industry”, presentato nel marzo 2009 durante i lavori per la redazione del “Piano Strategico Messina 2020”. Il progetto però non fu accolto nel Piano Definitivo". L’Associazione “Piattaforma creativa” nel 2010 partecipa al Progetto “Smilies” a cura dell’Assessorato Regionale alle Attività produttive per il Programma di Cooperazione territoriale europea e co-finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, con il progetto di riconversione creativa “Sanderson Creative Industry”, che viene inserito nell’elenco delle proposte approvate come progetto pilota di servizio.

Conclusioni e proposta

Analizzando le varie vicende politico-amministrative e analizzando le proposte messe in campo dalle istituzioni e dalle associazioni, pretendiamo che quest'area non venga per nessun motivo sottratta alla programmazione pubblica, sarebbe un atto scellerato tentare di venderla a privati, così da toglierla definitivamente dalla programmazione pubblica e spogliandola di quella rilevanza e importanza strategica per lo sviluppo del nostro territorio. Per far ripartire il dibattito istituzionale sul destino dell'area, chiediamo di riprendere la proposta di Polo-fieristico, per realizzare un grande parco-tematico dell' Agroalimentare sull'esempio del Progetto Fico di Bologna. Un'idea che può integrare benissimo, l'aspetto del recupero della memoria storica, la produzione e la fruizione di servizi turistico-culturali, la produzione di energia solare, ma soprattutto il recupero della cubatura esistente senza altro consumo di suolo. L'agroalimentare è stato riscoperto negli ultimi anni come settore strategico fondamentale per il rilancio dell'economia locale e nazionale, e che può offrire grandi opportunità in termini di competitivà nell'economia globale. L'area Ex Sanderson crediamo possa essere l'area adatta a rappresentare questa sfida, specializzare il Polo fieristico nel settore Agroalimentare, secondo noi significa interpretare al meglio lo spirito del territorio, recuperandone la memoria storica, le tradizioni e l'economia tradizionale dei luoghi in prospettiva futura. Ma soprattutto valorizzando le soggettività locali che stanno scommettendo in questo settore, come la più straordinaria di queste esperienza rappresentata dal nuovo Birrificio Messina. Su questo proposta invitiamo l'attuale amministrazione comunale, l'unica che ancora non si è pronunciata, ad accogliere e portare avanti questa proposta. L'Esa, quale Ente di Sviluppo agricolo, faccia la sua parte, impegnandosi nello sbloccare questa situazione, ridarebbe pveramente senso al suo ruolo istituzionale.


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