Nei giorni scorsi è stata diffusa dalla stampa cittadina la notizia riguardo l’inserimento dell’area ex-Sanderson nel piano regionale di dismissione immobili, presentato dall’assessore regionaleall’Economia Armao il 10 Settembre 2012.
La nostra associazione, da tempo sensibile e attenta alla riqualificazione e al recupero dei beni di valore storico e paesaggistico della zona sud, apprende con rammarico questa decisione di dismettere un’area come la ex Sanderson e a un prezzo così basso, senza neanche provare a realizzare progetti innovativi finalizzati allo sviluppo socio-culturale del nostro territorio.
Il complesso industriale Sanderson è un bene che rappresenta lo sviluppo industriale della nostra zona nel recente passato, ma purtroppo versa in condizioni di degrado totale da alcuni decenni; l’area sorge tra Tremestieri e Pistunina, fu la prima fabbrica moderna per la produzione dei derivati agrumari ed è stata, tra fine ‘800 e seconda metà del ‘900, il principale polo industriale della provincia ed uno dei più grandi d’Europa.
Tante sono state le proposte emerse dal dibattito istituzionale sul destino da riservare all’area ex Sanderson: polo fieristico, centro sportivo e quella che noi riteniamo la proposta più interessante ma scartata ingiustamente di fabbrica culturale e creativa, un progetto ideato dall’associazione Piattaforma Creativa dal titolo “Sanderson Creative Industry”. L’idea è quella di far rivivere il complesso industriale come una “fabbrica culturale e creativa” sull’esperienza di Torino con l’ex Officina Grandi Riparazioni o il recupero dell’area ex-Michelin di Trento con il MuSe; non si può non considerare come le vecchie industrie diventano musei scientifici, di archeologia industriale o centri d’arte d’avanguardia e design, come avvenuto in Germania nella regione dell’Essen che, ad oggi, raccoglie un numero elevato di visitatori paragonabile a quello della nostra Pompei.
In conclusione, ci teniamo a sottolineare, come la proposta della regione, di svendere il bene, non è l’unica soluzione, gli enti locali possano sfruttare meglio l’area per lo sviluppo culturale, sociale e economico, per rilanciare l’occupazione e la ricchezza nel nostro territorio. Punto di partenza di una nuova realtà sociale che ha saputo trasformare la crisi e le trasformazioni economiche in opportunità culturali rendendo l’area Ex-Sanderson uno straordinario percorso monumentale che racconta la nostra storia attraverso il linguaggio universale dell’arte permettendo la formazione di una coscienza storica della nostra zona, dove si incontrano passato e avvenire ( per una vera riflessione sui nostri progetti di sviluppo futuro).